La Chirurgia Estetica ha come obiettivo principale quello di correggere alcuni difetti del corpo umano che si discostano visibilmente dal concetto di bellezza. Riguardo alla definizione di bellezza si possono dare numerosissime interpretazioni, partendo dalle civiltà più antiche fino ai giorni nostri. Quello che io personalmente ritengo sia bello, ha a che vedere con una visione armonica di insieme, un perfetto equilibrio di particolari in cui nessuno prevale sull’altro. Questo deve essere lo scopo della Chirurgia Estetica: plasmare gli aspetti disarmonici in modo che questi diventino armonici con il resto. Chi si aspetta dalla Chirurgia Estetica delle trasformazioni miracolose è destinato ad inevitabili delusioni.
Con la diffusione di informazioni nel web, talvolta imprecise, sui più svariati interventi di chirurgia plastica e l’azione mediatica svolta da alcune trasmissioni televisive, si incorre nel rischio di non considerare le procedure di chirurgia estetica come dei veri e propri interventi chirurgici. Così non è, infatti sono interventi che prevedono l’utilizzo di precise tecniche chirurgiche e posso essere svolti in anestesia locale, con o senza sedazione, ed in anestesia generale.
La blefaroplastica, correzione delle palpebre cadenti e delle borse, si svolge in anestesia locale con eventualmente una blanda sedazione e non richiede degenza. Lo stesso vale per l’otoplastica (correzione delle orecchie prominenti), per la plastica delle grandi e piccole labbra dei genitali esterni femminili, per l’imenoplastica (la ricostruzione dell’imene) e per l‘asportazione di neoformazioni cutanee o sottocutanee.
Gli altri interventi è preferibile eseguirli in anestesia generale oppure in sedazione con ventilazione assistita: